Uno Psicoterapeuta cognitivo comportamentale dopo aver raccolto i dati che scaturiscono un’ osservazione sistematica del comportamento, è in grado di formulare un progetto riabilitativo che ha i seguenti obiettivi:
primo obiettivo:
incrementare in termini di durata ampiezza e frequenza i comportamenti adeguati di un soggetto con l’obiettivo di migliorare in lui anche i livelli di autostima
secondo obiettivo:
introdurre quei comportamenti adeguati che possono esser scarsi o completamente assenti all’interno di uno schema comportamentale di un soggetto.
Terzo obiettivo:
sopprimere o attenuare in ampiezza durata o frequenza i comportamenti disfunzionali all’interno di uno schema comportamentale di un soggetto. Un elemento fondamentale che lo psicoterapeuta deve poter utilizzare nel formulare un progetto riabilitativo è quello di aver individuato nel corso dell’osservazione sistematica A QUALI RINFORZI POSITIVI IL SOGGETTO è SENSIBILE.
Per rinforzi positivi si intendono quegli elementi adeguati che quando sono presenti all’interno di uno schema comportamentale aumentano l’ampiezza, la durata e la frequenza del comportamento stesso. Questi rinforzi positivi possono esser alimentari ( cibi o bevande); rinforzi sociali ( l’attenzione o il sorriso); tattili ( carezze); dinamici ( correre, saltare); etc, etc.
I rinforzi positivi costituisco l’unico mezzo attraverso il quale è possibile ottenere modifiche comportamentali. Essi possono esser dati o sottratti; debbono esser erogati subito dopo un comportamento adeguato e mai prima; debbono avere per il soggetto che li riceve una valenza molto positiva; possono esser erogati anche in modo intermittente in relazione alle esigenze del progetto riabilitativo.